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Musei di Allerona

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Presentazione del Museo dei Cicli Geologici

Ad  Allerona nel 2011, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e con il CAMS (Centro di Ateneo per i Musei Scientifici di Perugia) venne inaugurato il Museo dei Cicli Geologici Evolutivi nella sede dell’ex Dopolavoro, situata in via Roma nelle immediate vicinanze del Centro Storico e della sede del Municipio.
Il museo nacque grazie all’ impegno della docente Agnese Peparello ed alla sua grande sensibilità nei confronti della Natura e della Biodiversità.

L’originario allestimento del museo è stato aggiornato ed incrementato con la finalità di migliorare la comprensione del territorio e del suo passato geologico. Il nuovo percorso museale, attivo dal 2016, guida i visitatori attraverso le tappe della storia geologica, che ha interessato l’areale alleronese-orvietano a partire da 2.5 milioni di fa.

La scoperta, unica al mondo, di ambra grigia fossile, nel territorio alleronese, diviene il punto di partenza per illustrare i paleo-ambienti marini del Pleistocene inferiore (Quaternario). Gli abitanti di questi ambienti, ospiti occasionali e comunità locali, faune opportuniste, squali, molluschi, microfaune e comunità microbiche, furono attratti dalla presenza di grandi carcasse di cetacei adagiate sui fondali marini. La testimonianza di un mondo marino, altamente specializzato, giunge a noi tramite gli abbondanti reperti fossili di invertebrati e vertebrati e ci permette di ricostruirne lo scenario.

Emergono in questo museo le potenzialità del territorio, non solo economico culturali, legate allo sfruttamento dei depositi argillosi marini per la produzione di ceramiche, ma anche strettamente connesse alla storia geologica recente che negli ultimi anni ha elargito a piene mani tesori inestimabili: reperti fossili, testimoni della biodiversità che caratterizzava gli ambienti marini del Pleistocene.

Ricerca scientifica e diffusione, museo e didattica, si fondono per incrementare lo sviluppo della conoscenza.

Organizzare e creare ex novo un museo rappresenta una raggiungibile, seppur difficile, meta. Ancora più complesso diviene il percorso di riallestimento che deve adattarsi a spazi ed idee espositive precedentemente create per valorizzare il patrimonio paleontologico e culturale del momento.

Nasce in questo modo l’idea di fare vivere il “vecchio” museo all’interno del nuovo, integrandolo nel percorso museale e lasciandone identificabili le originarie scelte grafico- comunicative.

Anche se di piccole dimensioni, il museo rappresenta un valido contributo alla nuova idea di comunicazione museale in cui colore, immagini e reperti fossili attraggono la curiosità del visitatore.