Ambra grigia: attuale e fossile
I capodogli cacciano e mangiano in grande quantità i cefalopodi (totani e calamari) che possiedono un corpo molle ed una bocca provvista di un becco duro ed appuntito costituito da chitina e proteine.
Il corpo molle dei cefalopodi viene facilmente digerito dal capodoglio mentre i becchi si accumulano prima nello stomaco e possono essere rigurgitati. Alcuni dallo stomaco raggiungono l’intestino e durante il loro transito graffiano le pareti intestinali, provocando irritazioni ed infezioni.
La mucosa intestinale reagisce producendo una sostanza cerosa (ambreina) che circonda i becchi e si indurisce formando delle masse globulari. L’accumulo di masse di ambra grigia, che non vengono espulse in quanto i capodogli emettono solo feci liquide, genera delle ostruzioni che possono causare la morte dell’individuo.
Alla morte del capodoglio le masse di ambra grigia vengono disperse in mare.
L’ambra grigia è in grado di galleggiare, a causa della sua composizione, ed il contatto con l’acqua marina e l’esposizione al sole la trasformano lentamente in una sostanza molto aromatica, ricercata dai profumieri per creare il famoso aroma “ambrato”
Due masse di ambra grigia attuale; in (1) si vedono becchi neri di cefalopodi che sporgono dalla massa. In (2) la parte appuntita indica la prossimità con l’orifizio anale